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Valvole per micropali

Valvole per micropali: a cosa servono

Le valvole per micropali sono elementi importanti per l’efficienza dei micropali stessi. Quest’ultimi in campo edilizio, ma non solo, svolgono una funzione sempre più importante. Infatti, si tratta di elementi strutturali rinforzanti. Solitamente, la loro armatura centrale è composta da un tubo in acciaio, che viene riempito dalla malta o da un mix cementizio, prodotti che vengono iniettati solamente quando si conclude la fase di perforazione.

In questo articolo, approfondiremo le caratteristiche di questi sistemi e, nello specifico, il ruolo che hanno le valvole nei micropali.

Ruolo delle valvole nei micropali: a cosa servono e quali sono le tipologie principali

Quando parliamo di micropali, uno degli elementi che svolge un ruolo determinante per la loro durata e per la loro efficacia sono le valvole. Si tratta di elementi che possono essere costruiti utilizzando diverse tipologie di materiali, come la plastica, il nylon o l’acciaio. In generale, però, questi prodotti hanno lo scopo di controllare e regolare il flusso di fluido che viene immesso all’interno dei micropali nel corso delle operazioni di installazione.

Tale tipologia di attività consente di assicurare una corretta compattazione del suolo circostante e garantisce una maggiore resistenza a livello strutturale. Il loro utilizzo, però, non si limita soltanto a questo. Infatti, hanno anche la funzione di controllare la pressione del fluido anche nel corso della vita utile dei micropali. Questo tipo di azione è importante in contesti in cui si rende necessario evitare che si generino infiltrazioni di acqua o la fuoriuscita di sostanze di derivazione chimica dannose per la salute.

È importante sottolineare come esistano in commercio vari tipi di valvole per micropali, che si adattano a diversi scopi e che possono garantire il corretto funzionamento di un sistema. Tra i modelli più comuni ci sono: le valvole in acciaio, le valvole in nylon e le valvole manchette. Le prime vengono costruite utilizzando delle leghe che assicurano una lunga ed efficace durata anche in caso di fenomeni di erosione. Questo tipo di caratteristica garantisce una resistenza meccanica più elevata rispetto alle altre tipologie di valvole. Si usano, prevalentemente, in ambiti in cui è necessaria una durata nel tempo più lunga.

Le valvole in nylon, invece, hanno il vantaggio di essere abbastanza leggere e semplici da installare. Questa tipologia viene preferita nei casi in cui si cerca una soluzione economica, ma ugualmente affidabile.

Infine, abbiamo le valvole manchette, costruite utilizzando materiali flessibili, come il poliuretano o la gomma. Assicurando un’elevata tenuta stagna, sono preferite quando si ha bisogno di sistemi che aiutano a isolare fluidi e acqua all’interno dei micropali.

Naturalmente, la scelta del tipo micropali valvolati da utilizzare dipende dai bisogni specifici del proprio progetto e dalle caratteristiche del suolo in cui si andranno a installare i micropali. Affidarsi a degli esperti del settore consente di avere un supporto valido e sicuro.

Micropali: cosa sono, a cosa servono e vantaggi principali

I micropali rappresentano degli elementi strutturali che permettono di consolidare un terreno, migliorando la stabilità di una determinata area. Generalmente, si tratta di elementi realizzati in acciaio o altre tipologie di materiali compositi, che vengono inseriti all’interno del terreno tramite specifiche perforazioni.

I settori in cui possono essere utilizzati sono vari, a partire dall’edilizia, per passare a quello geotecnico e ingegneristico civile. Infatti, si tratta di supporti particolarmente utili ed efficaci per il contrasto del cedimento dei terreni, dato che permettono di migliorare, notevolmente, la capacità portante del suolo (caratteristica che riduce la percentuale di possibilità di frane).

Affidarsi ai micropali consente di ottenere diversi vantaggi. I principali sono i seguenti:

ampia resistenza ai carichi di compressione, agli attriti laterali e alla trazione;

possibilità di installarli in spazi ridotti e cantieri con una scarsa accessibilità, senza che sia necessario porre termine alle normali operazioni giornaliere;

rappresentano una tecnologia di alta qualità, che offre risultati soddisfacenti anche in terreni poco consistenti;

possibilità di sfruttare tale tecnologia insieme ad altre, così da poter soddisfare, con maggiore efficacia, i requisiti di progetti complessi (risparmiando anche denaro).

I micropali di fondazione, quindi, vengono principalmente utilizzati per consolidare fondazioni già esistenti, che evidenziano, però, dei chiari segnali di cedimento. I più evidenti, che devono far scattare l’allarme sono le crepe sulle pareti e le fessurazioni.

Tali tipologie di danni rappresentano un evidente sintomo di minore forza delle fondazioni e del terreno posto sotto un edificio. Questa situazione fa sì che parte della struttura affondi maggiormente rispetto alle altre, dando vita a fenomeni come le fratture e le crepe, che si formano sulle pareti. I cedimenti possono nascere anche da altri fattori, come:

  • fenomeni naturali;
  • cambiamento del livello delle falde acquifere;
  • una forte siccità, seguita da piogge consistenti (o il caso contrario);
  • fenomeni di erosione del terreno;
  • casi di infiltrazione di acque;
  • eventi scatenati dall’intervento dell’uomo, come scavi vicini a un edificio od opere di ristrutturazione.

Applicazioni dei micropali per fondazioni: scopriamo quali sono le principali

I micropali per fondazioni possono essere sfruttati per diverse applicazioni. Principalmente, si usano quando si realizzano fondazioni profonde su aree in cui i terreni presentano instabilità o condizioni difficili da trattare.

Tra le applicazioni più comuni ci sono:

  • il consolidamento di fondazioni dirette che presentano una capacità portante non sufficiente per poter sostenere la struttura sovrastante;
  • la riparazione o il ripristino di fondazioni che già esistono, ma che hanno subito dei danni (come, ad esempio, fenomeni di erosione o dei cedimenti);
  • il consolidamento di terreni prima che vengano costruite le fondazioni dirette;
  • la realizzazione di tiranti o di ancoraggi (l’esempio più comune sono le barriere paramassi).

Sottolineiamo, poi, che questi elementi possono essere utilizzati anche per creare le “berlinesi”, ovvero delle paratie composte da vari micropali posti sfalsati o in linea retta.

Dunque, è possibile affermare, che in linea generale, i micropali rappresentano una soluzione efficace e molto flessibile, oltre che affidabile. Naturalmente, scegliere di optare per questa soluzione dipende anche dal tipo di terreno, dai vincoli presenti sul sito in cui si opera e i bisogni strutturali specifici del progetto.